Fare Zero ha elaborato un sistema per rendere "stand alone" la stampante sia dal punto di vista informatico che energetico, che dimostra come si possano produrre oggetti (micro
produzione industriale) alimentando la stampante 3D direttamente a energia solare con pannelli fotovoltaici, e come sia possibile produrre oggetti anche senza il collegamento con un computer. Hanno fatto tutto questo con pochissimi mezzi e sono la dimostrazione vivente di come una economia senza fossili e senza sprechi sia possibile, se solo c'è la buona volontà! Immaginate cosa avrebbero potuto fare se la regione o il governo avessero creduto in loro. E non solo in loro. Sono ormai migliaia i maker in tutta Italia che producono oggetti 3D in piccole quantità con la manifattura additiva, ostacolati da un governo rivolto solo al passato, così come sono ostacolati coloro che producono energia verde, che riciclano la materia, che coltivano la terra, che producono ricchezza localmente. Per questo domani è importante essere in piazza contro lo strumento principale di questa politica retrograda e di ostacolo all'innovazione. Il decreto sblocca Italia dell'"innovatore" (ha ha ha !!!) Renzi
Ecco le proposte alternative per l'energia in Pulia elaborate dal gruppo di lavoro Energia di Territorio Zero Puglia:
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NO
AI FOSSILI. L'ALTERNATIVA IN QUATTRO PUNTI
L'era
dei fossili è finita! Continuare a investire in carbone, gas,
petrolio e uranio non ha più nessun senso né sul piano ecologico
né su quello economico perché si tratta di fonti dai prezzi
volatili e dal costo marginale altissimo. Invece investire nelle
fonti rinnovabili ha senso perché una volta pagato il costo
dell'impianto, il sole è gratis.
1)
LE COMUNITA' DLL'ENERGIA: UN MODELLO DISTRIBUITO
Le
fonti rinnovabili vanno installate in piccoli impianti a disposizione
di tutti i cittadini, non in grandi impianti di cui beneficiano solo
pochi speculatori. Modello distribuito significa cooperative
energetiche nei condomini, fotovoltaico per l'irrigazione in
agricoltura, solare termico per l'aria condizionata negli alberghi,
trasporti a idrogeno puliti e efficienti per i privati e il pubblico.
La Regione può finanziare un grande programma per le Comunità
dell'Energia pugliesi con i miliardi di euro di fondi Europei che non
spende, vergognosamente. Perchè il sole non solo è gratis e è
pulito, ma è di tutti, non solo di pochi ricchi investitori.
2)
DECARBONIZZAZIONE DELL'ECONOMIA
Man
mano che le fonti rinnovabili prendono piede, vanno ridotte in misura
corrispondente le fonti fossili. Per ogni megawatt di fotovoltaico o
eolico installato bisogna disinstallare un megawatt di fossile. E
bisogna completare il ciclo energetico rinnovabile con sistemi di
accumulo a idrogeno e a batteria e con reti intelligenti, smart
grids, per fare quella che Rifkin ha chiamato l'internet
dell'energia, milioni di “prosumers”
(consumatori/produttori di energia) in rete fra di loro invece di
poche grandi centrali, gasdotti, trivelle impattanti, inquinanti e
pericolosi. La transizione verso una economia decarbonizzata ce la
chiede l''Europa: far parte della strategia 20 20 20.
3)
UNA RIVOLUZIONE ECONOMICA DELLE IMPRESE PUGLIESI
Un
modello energetico distribuito e interattivo, basato su prosumers
e piccoli impianti distribuiti in tutto il territorio e integrati
nell'economia locale, agricoltura, turismo, industria, presuppone una
rivoluzione con la chiusura dei grandi impianti industriali pesanti,
estranei alla vocazione economica della Puglia, e la riconversione
della piccola e media impresa pugliese verso un modello energetico a
alta intensità di lavoro anziché a alta intensità di capitali come
quello fossile. La riconversione dell'infrastruttura economica,
energetica e produttiva della regione va pianificata e studiata
attentamente: produttori di impianti e servizi elettrici dovranno
riconvertirsi verso smart grid e gli impianti rinnovabili, per
turismo, agricoltura, produzioni industriali con stampanti 3D di
diverse dimensioni e tipologie.
4)
UNA RIVOLUZIONE FORMATIVA: NUOVE PROFESSIONALITA' DELL'ENERGIA
Sostituire
ai grandi impianti fossili, una comunità di cittadini e piccole
imprese in rete fra di loro, darà da lavorare per decenni alle PMI
pugliesi. Ma si tratta di posti di lavoro che ancora non esistono e
che bisogna creare con una rivoluzione formativa che miri a creare
una generazione di nuovi professionisti dell'energia, abituati a
pensare e programmare cicli produttivi sostenibili, circolari, e
solari, conformi alle leggi della termodinamica e rispettosi della
biosfera, sul modello di quanto proposto proprio in Puglia,
dall'Università dell'Idrogeno (H2U). La Regione, ancora una volta deve
impegnarsi per pianificare e realizzare questa rivoluzione in tempi
rapidi e con i finanziamenti messi a disposizione dal fondo sociale
europeo.
Per
approfondire:
Facebook:
Territorio Zero Puglia
https://www.facebook.com/groups/504415799641422/?fref=ts /
Gruppo Zero
Brindisi /
https://www.facebook.com/pages/Gruppo-ZERO-Brindisi/1504622949824138?fref=ts
Gruppo Zero Lecce /
https://www.facebook.com/groups/1469730339981924/?fref=ts
Gruppo Zero Ostuni /
https://www.facebook.com/groups/703782536364178/?fref=ts
Gruppo Zero Torre
Santa Susanna /
https://www.facebook.com/groups/1466676870265624/?fref=ts
Gruppo Zero Francavilla Fontana /
https://www.facebook.com/groups/823400777691238/?fref=ts
questo è il video di presentazione della manifestazione:
https://www.youtube.com/watch?v=1MAiLgWil_k&feature=youtu.be
https://www.youtube.com/watch?v=1MAiLgWil_k&feature=youtu.be
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