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venerdì 18 dicembre 2015

Le poesie di Natale della scolaretta Maria Elena.

Allora, ricapitoliamo.
Renzi prende il potere a dicembre 2014 con un mezzo golpe senza essere stato votato da nessuno spodestando il suo compagno di partito Enrico Letta (dopo averlo appena esortato a "stare sereno", e dopo aver appena affermato che mai sarebbe andato al governo senza essere eletto) con la complicità di Napolitano, ma per volontà di qualche burattinaio occulto che evidentemente ha interesse a smantellare la Costituzione repubblicana.
Per il delicatissimo compito di manomettere la Carta scritta da padri costituenti del calibro di Piero Calamandrei, Lelio Basso, Umberto Terracini, Alcide De Gasperi, Benedetto Croce, Luigi Einaudi, Giorgio La Pira, Arturo Labriola, il pinocchio di Rignano sceglie (per ragioni oscure o forse fin troppo chiare...) una mediocre avvocaticchia di provincia, belloccia ma totalmente inadeguata a tale ruolo, Maria Elena Boschi (detta la Giaguara).
Lei comincia a fare il suo lavoro di macelleria costituzionale leggendo discorsetti insulsi scritti da ghost writers ancora più inadeguati di lei con il tono cantilenante della bambina di sei anni che recita la poesia di Natale (il discorso che ha fatto oggi da questo punto di vista era particolarmente penoso, contraddittorio e svogliato). La Costituzione "più bella del mondo" viene massacrata (e con essa la democrazia, oltre che l'ambiente, la sanità, la scuola, i diritti del lavoro, la giustizia, la sicurezza) a tappe forzate con l'accordo di Berlusconi per interposti Alfano e Verdini per non ricevere il conseguente contraccolpo di immagine negativo, hai visto mai che Renzi andasse sotto e dovesse dimettersi con il rischio di nuove elezioni con Forza Italia al 5% e il M5S al ballottaggio.
Finito di massacrare la Costituzione, mentre la macchina da guerra mediatica renziana si apprestava a sparare a palle incatenate contro i sostenitori del NO al referendum costituzionale che si deve svolgere necessariamente entro l'anno, scoppia il caso delle banche fallite fra cui Banca Etruria il cui vice presidente è guarda caso il padre della suadente massacratrice costituzionale.
C'è da meravigliarsi se dopo aver indisposto, indispettito e insolentito mezzo parlamento e tre quarti di elettorato, adesso la Boschi si trovi al centro di violentissime e motivatissime polemiche?
Viene spontaneo pensare; ma se devi far fare un lavoro sporco non puoi affidarlo qualcuno/a che sia al di sopra di ogni sospetto e polemica e non abbia un padre che ha venduto obbligazioni-carta straccia a migliaia di pensionati mettendoli sul lastrico?
E a fronte delle risorse che mancano invece di pensare a mancette elettorali per i neo diciottenni non sarebbe il caso di impiegare quei fondi per tamponare le perdite di incolpevoli obbligazionisti-pensionati, incautamente bollati come speculatori finanziari (ma come ti permetti?!?!?) ?
Se io fossi il grande burattinaio che aveva voluto mettere in sella Renzi oggi mi strapperei i capelli per la disperazione di fronte a tanta goffa incompetenza e starei pensando seriamente a disfarmene non appena si profilasse all'orizzonte un valido sostituto. 
E se Renzi è ancora vivo, in realtà, non è certo per le manifestazioni propagandistiche stile Leoporca, o per sondaggi affidabili quanto una banconota da 37 euro, ma probabilmente solo perchè Il grande burattinaio che fa e disfa governi da cinque o sei anni a questa parte, non ha ancora trovato quello che restituirà la pugnalata alla schiena che Renzi diede a Letta.

Per vedere la "Giaguara" all'opera mentre legge il compitino di Natale, vedere questo link: https://www.youtube.com/watch?v=6YLt6kp8sDs

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