L'Unione
Europea deve decidere cosa vuol fare da grande, perchè se continua
così, anche quelle poche apprezzabili politiche intese a sostenere ambiente sostenibilità energetica e chiusura virtuosa del ciclo dei consumi senza rifiuti, verranno inghiottite dalle molte politiche censurabili e non condivisibili, frutto di evidenti manovre lobbyistiche (i lobbisti di Bruxelles non si riposano mai...).
In questo post voglio segnalare la schizofrenia fra le politiche energetiche (il pacchetto su clima e energia che va sotto il nome di Energy Union, che prevede l'accelerazione verso un modello di terza rivoluzione industriale distribuito e democratico con il riconoscimento dello status del produttore consumatore di energia (quello che nell'ultimo lavoro di Rifkin si chiama "prosumer"),
il pacchetto di direttive sull'economia circolare che sostituiscono la ormai obsoleta "Direttiva Rifiuti", con obiettivi ambiziosi (si spera) e tangibili di riduzione dei rifiuti prodotti anno per anno e Stato per Stato.In questo post voglio segnalare la schizofrenia fra le politiche energetiche (il pacchetto su clima e energia che va sotto il nome di Energy Union, che prevede l'accelerazione verso un modello di terza rivoluzione industriale distribuito e democratico con il riconoscimento dello status del produttore consumatore di energia (quello che nell'ultimo lavoro di Rifkin si chiama "prosumer"),
A fronte di ciò abbiamo politiche finanziarie che favoriscono i settori fossili e speculativi e le grandi multinazionali che non portano alcuna ricchezza sul territorio ma anzi la rapinano.
E' quella che il mio amico Erasmo Venosi chiama “la logica economica perversa” della UE: più soldi a Stati ricchissimi e multinazionali e meno soldi alla piccola e media impresa locale e ai servizi sul territorio. Infatti con la scusa del credit crunch e della mancanza di liquidità e di domanda nei consumi interni, si sono inventati il Q.E: (Quantitative Easing). Si tratta della immissione di moneta da parte della BCE per far ripartire l’economia.
Ma
dove viene immessa questa moneta? Nell'economia locale? Nelle esangui
casse dei municipi? Nei servizi pubblici essenziali e nella tutela
dei beni comuni e dell'ambiente? Nemmeno per sogno! La liquidità del Q.E. viene immessa nelle casse di grandi corporation e degli Stati. Infatti il Q.E. avviene attraverso l’acquisto di titoli del debito pubblico e
obbligazioni emesse da imprese private. Il prezzo di una obbligazione
diminuisce alla aumentare della domanda e viceversa.
Vediamo
un po' di strabilianti cifre rivelatrici: la
BCE a fine novembre ha investito in obbligazioni di multinazionali 46
miliardi di
Euro, e ne investirà
entro il prossimo settembre altri 125. Quali multinazionali ? Ce
lo rivela uno studio dell'associazione anti lobby “Corporate
Europe” (vedasi link alla fine). I beneficiari sono Shell,
Repsol, Volkswagen BMW, Renault insomma, mentre con il piano Smart Europe, la Banca Europea degli Investimenti (BEI) si accinge a finanziare i settori virtuosi delle rinnovabili, l'economia digitale e circolare, la BCE invece finanzia settori che sono la NEGAZIONE
della lotta ai cambiamenti climatici.
Non è un caso di totale schizofrenia questo?
Altre multinazionali oggetto di QE della BCE sono Nestlé, Coca Cola, Unilever, Novartis, Vivendi, Veolia, Danone. Le multinazionali italiane oggetto di acquisto titoli sono Eni, Terna , Enel, Hera (ebbene si, proprio loro, gli inceneritoristi!), Snam, Acea, Assicurazioni Generali, la società degli Agnelli che controlla, Fiat e Ferrari cioè la Exor e ancora A2A, Telecom Italia , Autostrade per l’Italia .
Non è un caso di totale schizofrenia questo?
Altre multinazionali oggetto di QE della BCE sono Nestlé, Coca Cola, Unilever, Novartis, Vivendi, Veolia, Danone. Le multinazionali italiane oggetto di acquisto titoli sono Eni, Terna , Enel, Hera (ebbene si, proprio loro, gli inceneritoristi!), Snam, Acea, Assicurazioni Generali, la società degli Agnelli che controlla, Fiat e Ferrari cioè la Exor e ancora A2A, Telecom Italia , Autostrade per l’Italia .
Il
Q.E.
dunque
non favorisce affatto, contrariamente ai retorici proclami di
Bruxelles e dei governi, le
imprese che hanno difficoltà di accesso al credito. Ancora una volta
(come
ricorda sempre Erasmo Venosi) l'Unione
Europea delle lobby e del pensiero unico monetarista produce “abiti
su misura “ per grandi gruppi industriali e finanziari.
Alle
piccole e medie imprese italiane oggetto di feroci strette nella
erogazione del credito non arriva un bel nulla e nemmeno sono oggetto
di iniziative mirate diparte del Governo . Questo il circolo
infernale : crisi/politiche di austerità/colpisce imprese che sono
dipendenti dal credito bancario al 95%/crisi imprese che falliscono
/crisi banche che non riottenono i prestiti erogati/fallimento
imprese 385 mila dal 2008 / intervento dello Stato su banche o soldi
a pioggia per esempio con Industria 4.0/aumento debito pubblico/
vendita imprese pubbliche e partecipazioni di società /
depauperamento progressivo paese / distruzione classe media
(disoccupazione/distruzione democrazia rappresentativa sostituita
sempre più da Autorità amministrative indipendenti come ANAC ,
Consob e consimili che intervengono dove vogliono e quando vogliono.
A
questo aggiungiamo che le casse statali dei poteri pubblici sono
private di ingenti risorse riservate alla promozione delle energie
fossili, i cui sussidi nel mondo ammontano o
a oltre 700 miliardi di dollari (300
miliardi nella sola UE) e dunque più
del doppio di quelli per le rinnovabili, come ricordava con un suo
magistrale intervento in aula a
Strasburgo
l'Eurodeputato Dario Tamburrano (si
veda il link in fondo pagina).
Infine
è necessario e sempre opportuno ricordare lo scandalo degli
scandali. La BCE non
può essere prestatrice di ultima istanza. In altre parole, fuor dal
gergo tecnico, significa che la BCE
non è libera di finanziare direttamente il debito pubblico degli
Stati Membri come fanno invece le banche centrali delle altre grandi
monete (tipo Dollaro e Yen), ma deve passare attraverso
l'intermediazione di società finanziarie private che fanno creste
monumentali sulla pelle e sul sangue di milioni di cittadini greci,
italiani, spagnoli, portoghesi, ma anche francesi, tedeschi, olandesi
etc). Questa vergogna mondiale che dovrebbe cessare all'istante e
contro di
essa
forze politiche pseudo
antagoniste
dovrebbero inscenare radicali
manifestazioni
di protesta non violenta di stampo gandhiano se il loro antagonismo
non fosse solo fuffa e propaganda. Altro elemento di schizofrenia europea che nessuno rileva ma che dovrebbe essere la prima
preoccupazione di coloro che sono contro questa “Europa delle
banche”, dovrebbe essere quella per la modifica dei parametri per
l'ammissione e la permanenza nell'euro, parametri puramente
aritmetici, e totalmente arbitrari, che risentono dell'impostazione
ideologica ultraliberista dell'Europa post Delors.
Che la stabilità di un paese sia solo finanziaria e debba essere decisa con riferimento al rapporto che quel paese ha fra il proprio PIL e il debito consolidato, o il deficit annuale, è una rispettabile opinione che però è stata eletta a regola unica per valtare la stabilità finanziaria della zona Euro quasi che fosse una legge immutabile della fisica, accettata universalmente da tutti gli schieramenti politici che siano di destra o di sinistra, con la lodevole eccezione di Linke in Germania, Podemos in Spagna e, fino al tradimento del luglio 2015, anche Syriza in Grecia. Su questo tema ci sarebbe da occupare tutti gli spazi mediatici, erigere barricate e esigere rapidamente una totale riforma dei parametri di stabilità riorientandoli ad esempio riferimento verso altri criteri e altri fattori attinenti non alla stabilità finanziaria, ma a quella umana, economica e sociale, quali scolarizzazione, alfabetizzazione, bassa mortalità morbilità ridotta protezione del lavoro, qualità dell'ambiente e della vita.
Che la stabilità di un paese sia solo finanziaria e debba essere decisa con riferimento al rapporto che quel paese ha fra il proprio PIL e il debito consolidato, o il deficit annuale, è una rispettabile opinione che però è stata eletta a regola unica per valtare la stabilità finanziaria della zona Euro quasi che fosse una legge immutabile della fisica, accettata universalmente da tutti gli schieramenti politici che siano di destra o di sinistra, con la lodevole eccezione di Linke in Germania, Podemos in Spagna e, fino al tradimento del luglio 2015, anche Syriza in Grecia. Su questo tema ci sarebbe da occupare tutti gli spazi mediatici, erigere barricate e esigere rapidamente una totale riforma dei parametri di stabilità riorientandoli ad esempio riferimento verso altri criteri e altri fattori attinenti non alla stabilità finanziaria, ma a quella umana, economica e sociale, quali scolarizzazione, alfabetizzazione, bassa mortalità morbilità ridotta protezione del lavoro, qualità dell'ambiente e della vita.
Basterebbe un manipolo di eurodeputati ben organizzati e assortiti che volessero portare all'attenzione dell'opinione pubblica questo tema anziché temi di facile presa per gli impresari della paura (come l'immigrazione, il terrorismo etc) che vedremmo il risveglio di una coscienza di massa su questo tema, rispetto a cui al momento tutti sono amnesici e afoni
referenze:
L'articolo di Corporate Europe è visibile a questo link:
https://corporateeurope.org/economy-finance/2016/12/ecb-quantitative-easing-funds-multinationals-and-climate-change
La nuova strategia energetica più favorevole ai consumatori è visionabile a questo link:
europea in favore dei consumatori
https://ec.europa.eu/energy/en/news/commission-proposes-new-rules-consumer-centred-clean-energy-transition
Il discorso di Dario Tamburrano contro i sussidi alle fossile è visibile a questo link:
http://www.ilblogdellestelle.it/ogni_cittadino.html?utm_medium=push_notification&utm_source=rss&utm_campaign=rss_pushcrew
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