giovedì 19 luglio 2018

SULLA XYLELLA SUPERQUARK ASSUME UN SIGNIFICATO TEDESCO

Nella puntata di Super Quark di ieri sera, abbiamo visto una mutazione semantica del nome dal suo significato in lingua inglese, a quello in lingua tedesca. Che voglio dire? Tutto diventa chiaro alla fine dell'articolo. 
La trasmissione di Piero Angela infatti ieri ci ha somministrato 9 minuti e mezzo di propaganda xilellista. Una vera e propria fiera della disinformazione a proposito del disseccamento degli ulivi in Salento attribuito senza alcuna prova scientifica alla famigerata e tristemente famosa “xylella”.
Il fenomeno del disseccamento che in termini scientifici si chiama CoDiRO (ossia Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo) in questa trasmissione pseudo scientifica, non viene mai citato. La verità non trova spazio nemmeno terminologicamente. Si preferisce definire il tutto con la parte, confondere la causa con l'effetto, in un gioco a terrorizzare l'ignaro spettatore e a mistificare fatti confondendoli con neanche tanto autorevoli opinioni.

La ricostruzione del fenomeno del disseccamento è totalmente arbitraria, e la xylella, il cui nesso di causalità con il disseccamento degli ulivi non è mai stato dimostrato, viene dato per scontato che sia la causa ultima e unica del fenomeno.


Gli esperti consultati sono solo quelli del CNR di Bari ed altri che a senso unico sostengono la tesi della xylella patogeno responsabile del disseccamento come un cavallo di Troia costruito ad arte al servizio di coloro che sono nteressati ad introdurre una nuova olivicultura intensiva, tecnologica, 4.0, in grado di movimentare un fiume di soldi per i possessori dei brevetti.
Pietro Perrino
Nessuna intervista alle autorevolissime voci contrarie quali quella del prof. Pietro Perrino, benemerito agronomo creatore della banca del Germoplasma in Puglia, che ben prima di Beppe Grillo parlò di “bufala” al riguardo della xylella, (https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/la-bufala-xylella-non-e-il-batterio-a-uccidere-gli-ulivi/ )
e del prof Marco Scortichini batteriologo di fama mondiale, e direttore del CREA (Centro di Ricerca sull'Economia dell'Agricoltura) che insieme ad altri 21 ricercatori di 5 università indipendenti, ha studiato per tre anni il modo in cui è possibile fermare gli effetti della diffusione della xylella e di altri patogeni degli ulivi attraverso cure basate su sostanze naturali e buone pratiche agricole (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1001196/il-batteriologo-scortichini-con-rame-e-zinco-ulivi-salvi.html). Questa è l'unica ricerca validata a livello internazionale secondo i criteri della metodologia della scienza, che è
Marco Scortichini
decisamente inattaccabile dal punto di vista metodologico e dal punto di vista scientifico.
Il successo della cura “Scortichini” (si veda questo servizio di TELE RAMA al riguardo https://www.youtube.com/watch?v=wtW0uWOjaUU ) ha scatenato in una ridda di false accuse, insinuazioni, diffamazioni e calunnie, da parte di personaggi equivoci che mirano agli abbattimenti degli ulivi per reimpiantare varietà a presunta maggiore redditività e resistenza alla xylella. Ma per loro sfortuna, la ricerca Scortichini è per ora l’unica valida sul piano metodologico, e non è mai stata sconfessata da un’altra ricerca che sia riuscita a provare, con lo stesso metodo rigoroso, l'esatto contrario. Quelle deu catastrofisti della xylella sono solo opinioni petsinali non suffragate da alcun metido scientifico, opinioni arbitrarie che danno per scontato un nesso di causalitacausalità fra xulella e disseccamento cge invece non é  syato mai provato. Per cui la ricerca di Scortichini e altri 21 ricercatori è assolutamente valida ed efficace. Mentre le soluzioni distruttive che prevedono eradicazioni a tappeto e uso intensivo di pesticidi con i neonicotinoidi quindi mortali per le api e vietati dall' Europa proposte dalla cricca del CNR di Bari e imposte dallo sciagurato decreto Martina, sono un rimedio peggiore del male che si ripropongono di eliminare.

Nè sono stati consultati contadini come Roberto Polo nel Parco dei Paduli a Nociglie (LE) che hanno risolto il problema del disseccamento iniettando
consorzi microbici in grado di ripristinare la fertilità del suolo e superare l’annoso problema dell’inaridimento e della desertificazione (probabile vera causa del CoDiRO) che in questo commovente video dal titolo “L’ISOLA VERDE NEL MARE DI ALBERI SECCATI”, spiega come con le buone pratiche alla Scortichini e senza nessun abbattimento o pesticida sia riuscito a salvare tutti i suoi ulivi mentre quelli delle proprietà circostanti seccavano. (il video si può vedere qui https://www.youtube.com/watch?v=AXdbb4xrImQ )

Nè è stata consultata la dottoressa Margherita D’Amico, patologa vegetale che sta conducendo ricerche sulla fertilità del suolo e le cause che la compromettono e indeboliscono gli ulivi esponendoli a qualunque patogeno pericoloso e anche a patogeni secondari che normalmente non provocano danni all’ulivo, perché la terra sottostante è praticamente deserto e gli ulivi sono abbandonati a se stessi. (si veda una sua conferenza qui https://www.youtube.com/watch?v=13fk07b2VDM )

In questa trasmissione pseudo scientifica, abbondano con nonchalance notizie come: “20 milioni di ulivi infetti, un terzo di tutti gli ulivi di Puglia", gettata li così, senza uno straccio di fonte citata, prova o documentazione. Complimenti al metodo scientifico. Di che far inorridire giornaliste scientifiche serissime come
Laura Margottini
Laura Margottini, che da anni segue il fenomeno del CoDiRO per il Fatto Quotidiano e che in questa intervista televisiva spiega senza nessun “complottismo” ma con grande rigore professionale quali sono tutte le falle nella teoria secondo cui la xyllla sarebbe la responsabile unica del disseccamento. (
https://www.facebook.com/studio100brindisi/videos/248312465767052/)
Q
ualunque opinione differente viene bollata preliminarmente come complottismo immobilista responsabile del contagio. 
Dagli all'untore!”
Una pagina davvero vergognosa della televisione italiana. Peccato vedere quel Piero Angela che pure un tempo era stato apprezzabile, se non come giornalista scientifico, almeno come divulgatore (anzi volgarizzatore) di conoscenze scientifiche, finire la sua carriera nell'ignomignia della macellazione di qualunque metodologia giornalistica, verità scientifica e correttezza deontologica.
Infatti già dalla scelta iniziale di presentare il servizio come un servizio sulla "Xylella", (mentre come dicevo sopra, il vero nome della malattia degli ulivi è CoDiRO),ci troviamo in un gioco surreale a dire e non dire, a dare per scontato come verità assoluta le opinioni preconcette di alcuni ricercatori del CNR di Bari (ricercatori soprattutto di danaro, aggiungerei), e a processare in via preliminare le intenzioni altrui ignorando qualunque forma di dubbio e di opinione diversa che sono il sale e l'essenza di quella scienza.
Quella scienza in nome della quale Piero Angela in preda ad un evidente incontenibile delirio da rintronamento senile, ancora si sottrae al meritatissimo riposo e necessarissimo pensionamento definitivo.
Quello che abbiamo visto ieri sera infatti era pseudo scienza dogmatica elevata a religione incontestabile con il suo officiante ultranovantenne e i giovani sacerdoti di rito CNR barese proiettati sul pulpito senza nessun contraddittorio.
Petra Reski
Petra Reski la nota giornalista tedesca che vive in Italia da anni, ha recentemente fatto rilevare come “Quark” che in inglese ha il significato di particella elementare della fisica, in tedesco invece ha il più prosaico significato di “cazzata”.
Mi sembra chiaro che con trasmissioni come quella di ieri sulla xylella, il nome della trasmissione vada inteso nella sua accezione tedesca e non in quella anglofona.
Questa è la trasmissione oggetto di questo post:

Per maggiori informazioni sulla xylella consiglio di leggere questi tre articoli, uno di Petra Reski, che è quello che è stato pubblicato sul blog di Beppe Grillo: http://www.beppegrillo.it/la-bufalite-della-xylella/


Elena Tioli
Poi sempre sul blog di Grillo, a maggio ha pubblicato due articoli la giornalista Elena Tioli, autrice del libro VIVERE SENZA SUPERMERCATO, che permettono di comprendere aldilà di qualunque propaganda xylellista, quali siano i veri termini del problema: Il primo dal titolo “Xylella una scelta di campo “ si trova a questo link, http://www.beppegrillo.it/xylella-una-scelta-di-campo/ mentre il secondo, dal significativo titolo DI VELENI PRIMA CHE DI XYLELLA MORIRA’ IL SALENTO, si trova a questo link: http://www.beppegrillo.it/di-veleni-prima-che-di-xylella-morira-il-salento/ 

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