sabato 15 aprile 2023

Levare al sole per dare al petrolio

L'impegno commovente della Prima Ministra a favore dell'ENI e dei suoi affari petroliferi ci spinge a rivedere creativamente l'aforisma Robinhoodiano del levare ai ricchi per dare ai poveri con questo titolo creativo e impertinente, inteso a sottolineare la paradossalità delle strategie anti europee e anti rinnovabili/pro fossili del governo della prima donna italiana Presidente del Consiglio. 

Tra impegni internazionali e visite a Paesi arabi petroliferi e gasiferi, la Presidente del Consiglio ha trovato infatti anche tempo e modi per far saltare le politiche degli eco bonus per l'efficienza energetica, che hanno migliorato la situazione del PIL italiano e del debito pubblico contrariamente a quanto erroneamente affermato da suoi pseudo economisti compiacenti. 


Infatti quella secondo cui il super bonus e la cessione dei crediti stavano sfasciando i conti pubblici e creando un buco di bilancio è una balla colossale che è stata alimentata per settimane da ministri e membri della maggioranza di governo totalmente incompetenti in base a calcoli strampalati ed errati non degni di uno scolaro delle elementari. 

Il tutto grazie alla spinta poderosa fornita dalla domanda interna e degli investimenti soprattutto nel settore delle costruzioni.

L'esecutivo ha poi detto che il superbonus e cessione accrediti hanno generato un debito sulle spalle di ciascun italiano mentre sempre l'Istat ora ci dice che è l'esatto contrario e cioè che il debito pubblico è addirittura  sceso più velocemente del previsto con una riduzione di più di 10 punti nel periodo 2020-2022,

Questo certifica una volta per tutte che il superbonus e la cessione dei crediti fiscali non hanno generato nessun debito aggiuntivo per gli italiani e non hanno creato nessun buco nei conti pubblici dello stato di fronte a queste verità adesso il governo non ha più alibi per riattivare la gestione dei crediti fiscali correggere radicalmente un decreto legge sciagurato che sta creando danni irreparabili e l'economia del paese. 

Pertanto l'unico buco che si rischia adesso di creare e quello in cui potrebbero sprofondare 40 mila imprese e oltre 130.000 lavoratori con tutto ciò che ne consegue in termini di costi e cassa integrazione di fronte a questo scenario negativo, il governo Meloni, decide con un disarmante cinismo, di abbandonare quello strumento, ovvero la cessione dei crediti fiscali, che finora aveva sostenuto la crescita del PIL, con l'aggravante di non fornire alcuna soluzione alternativa e lasciando in mezzo ad una strada impresa lavoratori e cittadini. 

Non possiamo che definire questa decisione un grave atto politico ai danni degli italiani il frutto di una politica  che il duo Meloni Giorgetti sta portando avanti in conformità ai desiderata dell'ENI, che ha tutto l'interesse a che le case continuino essere energeticamente inefficienti e a consumare moltissimo gas e elettricità per riscaldamento e raffrescamento, comprandalo guardacaso proprio dall'Eni...

Tra l'altro lo sciagurato decreto approvato dalla Meloni taglia fuori dalla possibilità di interventi di efficientamento energetico, messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche gli oltre dieci milioni di contribuenti tra disabili in capienti e aziende del terzo settore e partite IVA che non hanno nessun beneficio dal regime di flat tax. Tutte categorie fragili che senza cessione del credito verranno lasciate fuori da qualsiasi forma di agevolazione in tema di efficientamento energetico, in quanto non titolari di reddito imponibile per compensare il credito con eventuali imposte a debito. 

 Ma adesso che l'Istat abbia spazzato via le bufale spacciate nelle ultime settimane dal governo Meloni, che possiamo definire una vera e propria bomba ad orologeria, siamo sicuri che il governo della prima donna Primo Ministro d'Italia, si renderà conto dell'enorme errore in cui è incappato e si affretterà a riattivare la cessione dei crediti fiscali a partire dai contribuenti più fragili e dagli interventi edilizi più urgenti soprattutto in riferimento alle case popolari degli immobili del terzo settore, per aiutare veramente gli adorati Italiani, e smettere di fare favori agli "odiati" arabi...

Ecco il rapporto ISTAT: 

https://www.istat.it/it/files//2023/03/Istat-memoria-commissione-finanze-camera-2marzo2023.pdf

Nessun commento:

Posta un commento