Mentre le lobby filo nucleari, mai disponibili a rassegnarsi alla parola "NO" espressa contro il NUKE in ben due referendum (1987 e 2011), ricominciano a far arrivare messaggi subliminali all'attuale governo che insinuandosi nella corrispondenza di amorosi sensi fra i lobbisti fossili e il melonismo governativo, (tanto per far capire che non ci sono solo De Scalzi e l'ENI), ha destato ancora maggior scalpore il fatto che i Fridays For Future italiani abbiano preso una posizione possibilista sul nucleare.
Infatti, con un post dal titolo volutamente e provocatoriamente interrogativo "IL NUCLEARE E' LA SOLUZIONE? apparso sul loro sito, i FFF italiani lanciano il sasso in uno stagno, che forse non conoscono troppo bene.
I "Gretini" italiani si assumono una grande responsabilità politica perché in quel post, in un'orgia di distinguo e di prese di distanza falsamente eque, non dicono chiaramente che il nucleare va abbandonato, ma anzi pur chiudendo a nuove centrali nucleari, aprono al mantenimento in esercizio di quelle esistenti. Questo è particolarmente stridente con la loro ben nota severità in relazione al grande eolico e fotovoltaico.
A questo punto, mi sembra utile sentire cosa ne pensa del possibilismo nuclearista degli adorati "Fridays", il buon Mauro Romanelli, imprenditore dell'energia verde e presidente dell'associazione "ITALIANI PER LE RINNOVABILI, instancabile organizzatore di sit in e dimostrazioni di piazza insieme ad altri imprenditori e attivisti per l'energia verde, contro le lungaggini burocratiche e tutti gli ostacoli frapposti dal governo all'installazione di energia rinnovabile.
"Cari Fridays" risponde il Romanelli, "se permettete a questo punto pretendo la stessa tolleranza per gli impianti rinnovabili di qualunque taglia e posizionamento che dimostrate per il nucleare. Non si può essere per le piccole comunità dal basso, ciccicche e cicciocche (cito Cetto Laqualunque) quando si parla di rinnovabili, e poi difendere il nucleare. Adesso per Fridays diventa davvero doveroso assumere una posizione chiarissima sui grandi impianti di energia rinnovabile indispensabili alla transizione energetica, e quindi contro la vergogna nazionale di sindaci, consiglieri regionali, comitati e corporazioni che vi si oppongono strumentalmente. Altrimenti, lasciata così da sola, la posizione assunta dai FFF assume connotati molto sinistri. Anzi, molto destri..."
Chi volesse capire meglio le ambigue posizioni dei FFF italiani troverà qui sotto i passi salienti della loro arzigogolata camminata sul filo del ridicolo.
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"Ovviamente la domanda è volutamente “accattivante” e, se vogliamo, consapevolmente discutibile.
E’ ovvio che la frase “questa certa tecnologia è la soluzione” non ha senso, perché non esiste un’unica soluzione alla crisi climatica ed ecologica, cioè che possa da sola risolvere tutto quanto; tuttavia, a volte il dibattito tende ad appiattirsi proprio in quella direzione (soprattutto a livello di scontro politico e ideologico).
Con questo post vogliamo dunque provare a lanciare una nuova “narrativa” sul tema dell’energia ed in particolare su quella derivante da fissione nucleare.
Non ci interessa esporre una posizione aprioristica di tipo “Sì” o “No”
che possa valere in ogni tempo e in ogni luogo, perché non sarebbe un
approccio sensato. Piuttosto ci interessa proporre un ragionamento, evidenziando quelle che per noi sono le priorità, e andando quindi verso delle conclusioni valevoli in un determinato momento storico e in un determinato contesto territoriale.
VIVA LA COMPLESSITA’!
L'articolo per intero può essere letto a questo link:
https://fridaysforfutureitalia.it/il-nucleare-e-la-soluzione/
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