
Se potessimo (e possiamo) prendere la loro energia e accumularla da qualche parte, per esempio con le tecnologie dell'idrogeno, le centrali termiche non sarebbero più necessario. Quindi, invece di investire in questo (cioè nel futuro) questo folle parlamento italiano di incompetenti e nominati preferisce investire nel passato remoto (sovvenzioni per tenere aperte le centrali a combustibili fossili).
Infine la successione di decisioni su cui riflettere finisce con la notizia odierna che riferisce di una proposta della AEEG ancora più folle, tesa a "uccidere" definitivamente la convenienza economica dello scambio sul posto (http://qualenergia.it/articoli/20120802-un-nuovo-scambio-sul-posto-Aeeg-allontana-grid-parity-rinnovabili#.UBu0VsgIDTQ.twitter)
Mi frulla per la testa da qualche giorno che queste decisioni apparentemente folli non siano isolate ma che siano correlate fra loro in un medesimo disegno di restaurazione voluto, orchestrato (e sicuramente anche pagato) dall'ENEL.
Ricordiamo la sortita più ingenua che incauta del Presidente dell'ENEL Paolo Andrea Colombo il 30 marzo scorao (http://www.repubblica.it/ambiente/2012/03/30/news/enel_contro_rischi_rinnovabili-32459174/) secondo cui a causa del grande successo delle rinnovabili, le centrali convenzionali stavano diventando meno redditizie e dunque l'ENEL sarebbe stata costretta a chiuderne qualcuna. Ecco il modello basato sulle rinnovabili, e cioè sulla termodinamica solare, mette in crisi quello basato sulle fonti fossili, e alla fine lo rende irrilevante. Esattamente quello che sta succedendo oggi in Italia e per cui l'ENEL è atterrita: quei 385.000 produttori che si sono già resi indipendenti dal fornitore monopolista con il loro impiantino (o impiantone) rinnovabile, sono l'antifona di quello che succederà, sono i pionieri di quella internet dell'energia di cui Rifkin parla da anni e per il quale è stato sbeffeggiato e svillaneggiato dai colossi come l'ENEL e dai suoi reggicoda locali come l'attuale ministro dell'ambiente, che ha sempre professato scetticismo nel modello distribuito e promosso quello delle grandi centrali salvo rimangiarsi tutto appena diventato Ministroper fare lo splendido con giornalisti e ambientalisti delusi dai risultati della Conferenza di Durban, Il modello centralizzato dell'ENEL, oltre ad essere dannoso per l'economia perchè impedisce al reddito prodotto dall'energia di circolare liberamente e distribuirsi fra tutti i cittadini come l'informazione interattiva su internet, è anche una forte minaccia per il clima (non credo ci sia nulla da aggiungere alle tematiche della ben nota campagna di Greenpeace contro l'ENEL) e anche per la giustizia energetica e ambientale. Dapperutto nel mondo l'ENEL sta distruggendo le vite e le tradizioni di contadini e popolazioni indigene e i comitati contrari alle sue pratiche violente sorgono come funghi (http://www.youtube.com/watch?v=XOQZHVgPPSs) e si oppongono sempre più spesso alle pratiche coloniali energetiche del colosso Italiano in combutta con i loro compagni merende spagnoli di ENDESA che hanno comprato perchè i più schifosi della terra si riconoscono, si annusano, si piacciono, si comprano. E' vergognoso che a fronte di queste pratiche anti democratiche e violente, ENEL invece sfrutti i suoi ingenti mezzi finanziari per effettuare campagne promozionali ingannevolissime come quella sui"milioni di attimi" con tenerissime scene di parto, o quelle sull'auto elettrica e le rinnovabili (sempre comunque rigorosamente centralizzate) mentre nella realtà si appresta a vibrare il prossimo durissimo colpo ai suoi concorrenti, il prossimo passo di questa "controrivoluzione energetica italiana": il distacco dalla rete di tutti gli impianti eolici e solari, quando producono troppo, in modo da lasciare accesi i cicli combinati, poverini, che sennò si annoiano perchè non hanno più niente da fare. Certo che lo scenario della produzione distribuita di energia verso cui l'Italia (e l'Europa) stavano andando a grandi passi (finchè il decreto Romani prima e il 5 conto energia dopo non hanno stroncato il settore), devono esser uno scenario

PS: Ai senatori e deputati del PDL, PD, FLI, LEGA e UDC che hanno votato la porcheria del "capacity building"... La resa dei conti si sta avvicinando, prima o poi dovrete venire a chiederci il voto, e allora ci divertiremo un casino!
Nessun commento:
Posta un commento