Conobbi Clini a una conferenza a Bruxelles nel 2007 mentre stavamo facendo la battaglia per far firmare a quanti più deputati europei la Dichiarazione Scritta 216/2007 per la terza rivoluzione industriale e una Europa "post carbon e post nuclear". Ebbe il coraggio di dirmi che si trattava di una utopia irrealizzabile che avrebbe fatto perdere di competitività alle imprese europee rispetto a quelle cinesi (che lui conosceva bene, visto che lo foraggiavano...).
L'ultima fatica di Jeremy Rifkin... |
Infatti oggi, in anticipo su quanto previsto dalla suddetta Dichiarazione Scritta del parlamento Europeo, siamo già in uno scenario post carbon. Cioè, per parafrasare l'ultimo lavoro di Jeremy Rifkin, uno scenario di costo marginale zero: il sole e il vento sono gratis, per cui investire in tecnologie rinnovabili significa liberarsi dei costi marginali mentre investire in tecnologie fossili significa entrare (come la Sorgenia di De Benedetti) in un inferno economico di volatilità dei prezzi e dipendenza da potentati che dirigono la geopolitica mondiale dell'energia in spregio alle regole inconfutabili della termodinamica e agli equilibri della biosfera.
Presentazione del Master Plan con Rifkin e Alemanno (poi tradito da quest'ultimo su istigazione di Clini) |
Dibattito sull'energia a Roma con Alemanno e Pisapia |
Ce lo ritrovammo fra le ruote anche a Roma, quando con Livio de Santoli stavamo scrivendo il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) della Capitale, che cercò di annacquare in ogni modo, senza riuscirci solo perchè io e Livio tenemmo duro. Io dovetti arrivare a minacciare Alemanno che se insisteva a dare retta a Clini, avrei informato Rifkin che avrebbe pubblicamente sconfessato il piano che Clini voleva imporre con il ricatto e la lusinga dei finanziamenti. Mi divenne chiaro in quella occasione come questo losco personaggio fosse uso a utilizzare i fondi (ingenti) a sua disposizione per garantirsi spazi di azione politica e di potere (oltre che vantaggi economici). Infatti la sua entrata a gamba tesa sul PAES di Roma fu un'azione parallela alla concessione di 1 milione di Euro a Roma Capitale per allestire un non meglio identificato "Osservatorio per i Cambiamenti Climatici" che più che altro sembrava essere una mangiatoia per la vecchia politica.
Loro ci cascarono, io e Livio no.
Tenemmo duro e alla fine a Bruxelles andò il piano elaborato dalla Sapienza e dal CETRI-TIRES.
Ma Dio mio, che faticaccia!
Del resto fu proprio Clini a far saltare il finanziamento per i distributori di idrogeno in Puglia per i quali c'era un accordo di programma
fra l'allora Ministro Pecoraro Scanio e la Regione Puglia.
Non appena Pecoraro fu sostituito dalla non ministra Prestigiacomo, Clini intervenne e fece "sparire i soldi" Non lo dico io. Lo ammette candidamente lui stesso in questo video incalzato da Nicola Conenna, Presidente della Fondazione Università dell'Idrogeno
https://www.youtube.com/watch?v=rSR-MdN37vQ
Guardate in questo video di due minuti la sua supponenza e la sua incompetenza, mentre Nicola Conenna lo asfalta con eleganza.
Purtroppo però i soldi dalla parte del manico ce li aveva lui e il progetto non si fece più.
Alla luce dei recenti sviluppi dobbiamo ammettere forse non riuscimmo a toccare le corde giuste perchè il finanziamento andasse in porto. Probabilmente piuttosto che chiedergli la sua opinione sui distributori, Nicola avrebbe dovuto chiedergli il numero del suo IBAN in Svizzera.
Abbiamo perso il finanziamento, ma abbiamo ancora, integra, la faccia.
La stessa cosa non può dirsi di lui...
Mentre era ministro e tutti lo lodavano per il suo misurato equilibrio scrissi più volte contro questo personaggio ambiguo e ipocrita sul mio blog denunciando senza mezzi termini la sua incredibile faccia tosta come in questo articolo dal titolo INCLINI AL RICATTO DELL'ILVA, in cui denunco le incredibili dichiarazioni che Clini rilasciò sull'ILVA minimizzando il disastroso impatto sulla salute dei Tarantini del criminale impianto siderurgico.
(http://angeloconsoli.blogspot.it/2012/08/inclini-al-ricatto-dellilva.html).
E prima ancora ero dovuto intervenire per correggere l'ipocrita tentativo di Clini di fermare il fotovotaico distribuito con la scusa di evitare il fotovoltaico nelle campagne, chiudendo la stalla a buoi già scappati
(http://angeloconsoli.blogspot.it/2012/02/pomodori-e-pannelli.html)
Si raccontano anche strane storie sulla inamovibilità di Clini come Direttore del Ministero dell'Ambiente, di rimozioni all'ultimo secondo da parte di ignote "manine" di norme che ne limitavano il potere da decreti governativi.
Però oggi, di fronte al suo arresto, c'è solo una considerazione da fare. In Italia l'unica cosa che funziona in modo decente è la magistratura, che arriva sempre prima di una politica letargica e fossile, a colpire corruzione e malcostume, mentre i media non funzionano affatto. Una democrazia in cui l'arresto di un personaggio proveniente dal giurassico craxiano, rotto a ogni malversazione di danaro pubblico, viene oscurato dai media nazionali, è una democrazia CLINIcamente morta...
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