giovedì 2 giugno 2011

Pasquino e San Francesco


Un Pasquino scatenato dopo gli ultimi rovesci berlusconici, continua a mandare, sempre in forma rigorosamente anonima, le sue rime ispirate per descrivere questi tempi turbolenti con la forza della metrica e della rima.
Questa volta con un ardito ma azzeccato paragone francescano sui beni pubblici mesi in periglio da questo governo affaristico! Laudato sii mio Signore per Frate Pasquino e la sua vena ispirata!


Laudato si, mio Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile e umile e preziosa e casta.
San Francesco

Dio creò l’acqua in un bel giorno
e la distribuì sulla Terra tutt’intorno.
Nei fiumi, nei laghi e nei mari
scorrea nei giorni dispari e pari,
libera, “ utile, casta e preziosa”
per dare vita ad ogni cosa.
Dio non dié all’acqua casta e bella
guardiano, padrone o sentinella.
L’acqua è di tutti gli animali
e gli uomini rende uguali,
perché è del ricco e del potente,
ma anche di chi non ha niente.
Ma oggi minacciosi si fanno avanti
affaristi, ladroni e briganti
che voglion l’acqua privatizzare
cioè un bene prezioso rubare.
Così con il Governo in combutta
ti lasceranno a bocca asciutta.
Loro furbamente si arricchiscono
e te, povero fesso, ti impoveriscono.
Che fai? Non vai a votare?
La speculazione puoi affossare.
Se fai il gioco dei ladri compari
per te, caro mio, son cazzi amari.



Pasquino, giugno 2011

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