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Il Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini |
San Siro era assolato e semivuoto. Era il 16 luglio del 1996. Il gruppo degli Odex Protocole, a cui facevo da produttore, manager, papà, confessore e tappabuchi doveva esibirsi alle 18. Erano le 17:45 e c'erano "solo" 5000 persone. Però toccava cominciare e qualcuno doveva rompere il ghiaccio. Il frontman del gruppo, Bai Kamara Jr che incidentalmente era anche mio cognato saltò sul palco insieme a George Whea che doveva esibirsi insieme al Balawala International Ensambe e cominciò a parlare del problema dei rapporti fra Liberia e Sierra Leone avvelenati dai diamanti insanguinati. " Ma voi venite dalla Sierra Leone?" mi chiese con sorpresa una vocina alle mie spalle.
Era Laura Boldrini.
Laura era la rappresentante italiana del World Food Program, organismo ONU con sede a Roma che aveva la missione di alleviare la fame nel mondo. Il World Rythm Festival era un un evento inteso a raccogliere fondi per il programma alimentare mondiale in Africa, e per questo c'erano solo artisti africani e afro americani. Laura era al Festival per presentare al pubblico insieme a Idris (il presentatore nero che tifava Juventus). Scambiammo qualche battuta e mi resi conto che conosceva benissimo le terribili problematiche della guerra in Africa Occidentale. Charles Taylor, il ferocissimo dittatore liberiano che l'anno scorso è stato condannato a 50 anni di carcere per crimini contro l'umanità dal tribunale Penale Internazionale dell'Aja, avrebbe preso il potere solo l'anno successivo ma il suo complice in Sierra Leone, il sanguinario leader del RUF (Revolutionary United Front) Foday Sankoh si stava macchiando di crimini orrendi. I guerriglieri del RUF, per mettere le mani sulle miniere di diamanti della Sierra Leone orientale (e dividerseli con Charles Taylor) bruciavano interi villaggi, vioentavano sistematicamente tutte le donne e rapivano e drogavano i bambini per trasformarli in bambini soldato e quelli che rifiutavano di diventare delle macchine da guerra dopate, venivano amputati a entrambe le mani (chi ha visto il film Blood Diamond con Leonardo Di Caprio sa di cosa sto parlando). Laura mi parlò con spontaneo entusiasmo del suo lavoro con il programma alimentare ma anche della speranza di riuscire a occuparsi presto proprio della terribile emergenza dei bambini soldato in Sierra Leone, passando all'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'ONU. Poi venimmo risucchiati entrambi nelle nostre attività per il Festival.
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Yvan Sagnet con il suo Certificato di Laurea ieri a Torino |
Ci perdemmo di vista fino all'anno scorso quando ebbi il piacere di rivederla alla seconda conferenza nazionale della CGIL sull'immigrazione, dove accompagnavo Yvan Sagnet, leader della rivolta contro i caporali a Nardò nel Salento, (a proposito, Yvan si è laureato ieri in ingegneria al Politecnico di Torino! Tanti auguri Yvan!). Lei intanto era diventata capo dell'Alto Commissariato dell'ONU per i profughi e era stata insultata pesantemente da quel "gentiluomo" di Ignazio Larussa qundo aveva puntato il dito contro le inefficienze dolose del governo italiano a trazione leghista per le morti dei profughi nel Mediterraneo e il vergognoso gioco allo scaricabarile con il governo di quell'altro genio della politica che era Nicolas Sarkozy. Larussa aveva reagito alle accuse di Laura Boldrini offendendola pesantemente, con parole come "disumana" e "criminale". Chissà dove si andrà a nascondere per tutta la legislatura questo campione di equilibrio e moderazione (all'epoca dei fatti era ministro della difesa, un caso patologico che per fortuna non ha fatto troppi danni materiali a parte comprare Maserati per i Generali e confermare acquisti scellerati come quelli degli F35). Così in occasione di questo secondo incontro, parlammo soprattutto di politica, perchè era evidente che non potevo non portarle solidarietà per il vigliacco attacco di un Ministro della difesa che aveva dimostrato non solo mancanza di stile ma anche mancanza delle conoscenze elementari e competenze di base per fare un qualunque mestiere collegato alla politica. Non so se ricordate l'episodio in cui da Ministro della Difesa a Ballarò aveva rivelato di non conoscere il dittatore bielorusso Lukashenko. Rievocammo quell'episodio e sghignazzammo entrambi di gusto!
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Arrigo Boldrini. Il leggendario Comandante Bulow |
Laura Boldrini parlò subito prima di Yvan, così riuscii a ascoltarla per intero. Fece un vibrante discorso nel quale si intrecciavano l'indignazione per le politiche disumane e criminali (quelle si) del governo di centro destra contro i lavoratori e i cittadini immigrati, e la speranza che il Paese riuscisse a risollevarsi riscoprendo le sue energie migliori quelle che hanno portato al riscatto dal fascismo e alla Resistenza. E l'Antifascismo a Laura Boldrini lo hanno messo nel Biberon, essendo la nipote del leggendario Comandante Bulow, quell'Arrigo Boldrini che guidò la resistenza contro i criminali nazifascisti nel ravennate e passò alla storia per la frase « Abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro... » Laura concluse il suo discorso auspicando che il parlamento cambi al più presto la vergognosa legge Bossi Fini che quando un immigrato perde il lavoro impone anche la perdita di tutti i diritti civili aggiungendo alla tragedia della perdita del sostentamento economico anche la preoccupazione per la clandestinità incombente anche se magari con figli che vanno a scuola in Italia da anni e un complesso intreccio di affetti e di interessi nel nostro Paese. Le stesse parole profonde e appassionate che le ho sentito pronunciare oggi nel suo discorso di insediamento!
Buon lavoro Presidente Boldrini!
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Questo invece è quello che disse Yvan nella stessa manifestzione: http://cetri-tires.org/press/2012/intervento-di-yvan-sagnet-alla-conferenza-nazionale-cgil-sullemigrazione-al-centro-congressi-frentani-a-roma/?lang=it
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