venerdì 1 marzo 2013

Lettera aperta a Peer Steinbrück, leader tedesco della SPD


Questa lettera per il leader socialista tedesco che Napolitano ha rifiutato di incontrare perchè si è detto esterrefatto dalla vittoria dei clown in Italia, verrà tradotta in tedesco e inviata attraverso l'ufficio stampa del Cetri, al Presidente del Parlamento Euorpeo, Martin Schulz e al diretto interessato.

Herr Steinbrück,
ho letto con grande sorpresa le sue affermazioni secondo cui lei sarebbe inorridito per la vittoria di “due clown” alle elezioni italiane. Presumo che lei si riferisca al movimento di Beppe Grillo, che era assente alle precedenti tornate elettorali, oltre che a Berlusconi c’è da 19 anni grazie al suo controllo militare sul 100 % del sistema televisivo italiano ipocritamente ignorato dall’anti trust europeo come se l’Italia non fosse una parte importante dell’ Unione Europea.
Non sono parole mie ma di Martin Schulz, suo collega di partito attuale Presidente del Parlamento Europeo,  che per averle pronunciate venne pesantemente insultato nell’emiciclo del Parlamento Europeo a Strasburgo nel 2003. Non mi sembra di ricordare che Lei si dichiarasse inorridito in quell’occasione.
E mi domando anche dov’era lei quando lo scorso anno Berlusconi insultò la Cancelliera Merkel definendola in un modo irripetibile che potremmo parafrasare con “persona dotata di voluminoso fondo schiena e pertanto non sessualmente desiderabile”.o quando baciava pubblicamente la mano di Gheddafi, o veniva condannato a 4 anni per evasione fiscale o quando faceva manomettere da un parlamento di clown  l’intero impianto giuridico italiano solo per salvarsi dai suoi processi.
Gli stessi clown che il 5 aprile 2011, in 314 votarono una risoluzione in cui affermavano di credere  che il loro leader aveva telefonato alla Questura di Milano per far rilasciare una prostituta marocchina minorenne arrestata per furto, nella convinzione  che si trattasse della nipote di Mubarak. Divertente vero?
Ancora più divertente è che la sera in cui il Presidente Obama veniva eletto per la prima volta nel 2008, Berlusconi invece di far fronte ai suoi doveri di primo ministro e dunque partecipare al ricevimento elettorale dell’ambasciata americana, era impegnato con una “escort” che ha registrato tutte le loro conversazioni intime e le ha rese di dominio pubblico. Adesso che lo sa, potrebbe per favore indignarsi pubblicamente anche per questo?
E magari mi piacerebbe cogliere il sensi della sua forte indignazione anche  per il fatto che le autorità inquirenti di Napoli oggi sono in grado di quantificare in 3 milioni di euro il prezzo del tradimento politico introdotto da Berlusconi nella politica italiana quando “comprò” il senatore De Gregorio, (e non fu l’unico), per far cadere il governo legittimamente eletto di Romano Prodi, che non era un clown.  
Io non intendo farne una questione di rispetto reciproco fra due paesi, cosa che lascio al Presidente Napolitano. Io ne faccio una questione di logica e di proporzioni. Se lei da del clown a Beppe Grillo, poi deve avere il coraggio di dire che Berlusconi oltre che un clown è un criminale, un immorale, un corruttore.
Mentre Beppe Grillo l’illegalità, l’immoralità e la corruzione le denuncia attivamente, e con grande efficacia.
Lei si accorge dei due clown con un colpevole ritardo e sbaglia a metterli sullo stesso piano.  Il “clown” Grillo non esisterebbe se non fosse esistito per troppi anni il “clown” Berlusconi con i suoi episodi di malcostume e illegalità che avrebbero stroncato la carriera di qualunque uomo politico in Germania, e che invece sono stati ignorati da un elettorato italiano cloroformizzato dalle televisioni.
Ma è ben più grave che il “clown” Berlusconi sia stato ignorato anche da una politica europea ipocrita e pusillanime e dalla sinistra italiana che mai ha fatto una legge anti trust, o per regolare il conflitto di interessi. Massimo D’Alema quando era Primo Ministro ha perfino commesso un atto illegale sanzionato dalla Giustizia Europea, negando le frequenze televisive all’emittente Europa 7 che ne aveva diritto per lasciarle alla TV di Berlusconi Rete 4 che invece non ne aveva diritto Ecco cosa ha permesso a Berlusconi di monopolizzare l’informazione e trasformare la politica italiana in un affare da “clown”.
Cordiali saluti.
Angelo Consoli




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