lunedì 2 giugno 2014

Don Chisciotte e la Collocazione Europea del M5S. La questione non è tecnica ma esistenziale.

Avevo deciso di non occuparmene più, ma siccome presto si vota sulla collocazione europea del M5S ho cambiato idea e ho deciso di dare un ultimo contributo per chiarire malintesi, smentire menzogne e sventare manipolazioni  che sono state sparse a piene mani dal blog, consapevole di stare combattendo la mia ultima battaglia donchisciottesca contro il mulino a vento della mistificazione. Proprio mentre mi apprestavo a cominciare a scrivere ho ricevuto da Bruxelles questo anonimo contributo che dice quasi tutto quello che io avevo intenzione di dire. Allora mi limiterò a riprodurre questa analisi eccellente e informatissima con la speranza che chi si appresta a partecipare alla votazione voglia prendersi il tempo di leggerla per esprimere un voto informato e non distorto dalla disinformazione.  Siccome questo contributo ha già girato parecchio in rete, se l'avete già letto andate direttamente alla fine dove aggiungo il mio commento sulla differenza esistenziale fra noi e Farage.


CONTRIBUTO DEGLI ASSISTENTI ANONIMI A 5 STELLE EU---------------------------------------------------

Il dibattito di questi giorni sulla collocazione al Parlamento europeo merita accurate riflessioni che non possono essere fatte sull’onda del sensazionalismo o dell’emotività, bensi sullaconoscenza del funzionamento del Parlamento europeo che al momento, leggendo e ascoltando i vari interventi, anche dal Blog.. è alquanto carente.

Occorrerebbe leggere e poi capire le informazioni disponibili sul sito del Parlamento europeo per farsi almeno una idea di base.

Proviamo a fare un ragionamento sulla scorta dei dati pubblicati. Il gruppo dell’EDF
conta 38 seggi perché la lega non essendo ancora formalmente uscita dal gruppo viene al momento considerata parte dell’EDF, ma il numero effettivo dovrebbe essere di 33.
Ritorniamo al nostro semplicissimo calcolo matematico 33+17=50
Il gruppo dei verdi risulta composto da 55 membri ai quali se immaginiamo di aggiungerne 17 porta ad un totale di 72. In base dello scenario uscito fuori dalle urne, e ripeto sulla base delle indicazioni al momento disponibili, i verdi sono potenzialmente la terza forza politica del PE mentre il gruppo dell’EDF il penultimo prima dei non iscirtti. E’ evidente che i VERDI ponendosi come terzo gruppo puo’ determinare l’approvazione o meno di politiche, di norme europee e quindi essere incisivo. Uno scenario questo che andrebbe preso in considerazione nel momento in cui si dichiara di voler contare nell’assemblea parlamentare e non essere solo un numero di persone.
Se contare in Europa significa solo fare caciara, allora è presto fatto meglio il gruppo di Farage che sicuramente potrà regalare al pubblico europeo degli spettacoli molto interessanti. Se si dovesse analizzare il lavoro svolto nella legislatura 2009-2014 dall’EDF non ci sono grandi risultati. Dichiarare di aver votato contro la decisione di non belligeranza nei confronti della Libia ma non aver svolto una azione politica per portare sulla proprie decisioni la maggior parte dei gruppi politici significa non incidere sulle decisioni. Si sottolinea al riguarda che il voto del PE non avrebbe potuto cambiare la decisione di un attacco militare perché è una decisione che è in capo ai singoli Stati membri, poiché sulla politica estera il Parlamento ha solo un limitato ruolo formale nel processo decisionale. Il Parlamento ha l’obbligo di essere consultato, cosi come

previsto dal Trattato di Lisbona.

Cosa vuol dire contare in Europa? La possibilità di intervenire nel dibattito in plenaria? Se si conoscesse meglio cosa vuol dire lavorare in un parlamento si capirebbe che il dibattito in plenaria non porta a modificare le posizioni dei gruppi politici ma solo ad affermare posizioni già assunte dai gruppi, attraverso il lavoro svolto dai loro membri nelle rispettiva commissioni parlamentari di appartenenza.
Il dibattito di questi giorni si sta troppo focalizzando su questo aspetto. Andiamo a vedere come avviene la distribuzione del tempo di parola in aula. Come da regolamento sul funzionamento del parlamento europeo, di cui un estratto è pubblicato sul sito ufficiale del PE, il tempo di parola è distribuito secondo i seguenti criteri: una prima frazione viene ripartita in parti uguali fra tutti i gruppi politici, una seconda frazione viene ripartita tra i gruppi proporzionalmente al numero totale dei loro membri. I deputati che chiedono di parlare sono iscritti nell'elenco degli oratori secondo l'ordine d'importanza numerica del loro gruppo. La facoltà di parlare può essere concessa prioritariamente, su loro richiesta, ai relatori della commissione competente e ai membri delle commissioni per parere.
Questo vuol dire che se si fa parte di un gruppo piccolo, indipendentemente dallo schieramento, le possibilità di intervenire si riducono rispetto ai gruppi maggiori. Quindi appartenere all’EDF non da maggiori possibilità rispetto ai VERDI.

Le cariche all’interno del PE o all’interno di un gruppo politico
Sono distribuite secondo il metodo "D’hondt" che le assegna sulla base del numero dei membri che fanno parte di un gruppo politico e poi al suo interno sulla base delle delegazioni nazionali che ne fanno parte. Quindi l’appartenenza all’EDF non da vantaggi maggiori o peggiori in quanto per la distribuzione delle cariche si applica il metodo d’hondt.

Cosa vuol che nell’EDF siamo più liberi di votare come vogliamo?
Anche qui è evidente che si intendono avvalorare delle scelte prese dai vertici e si ci trova di fronte al tentativo di giustificare decisioni prese dall’alto e non dal basso. Una delegazione nazionale che appartiene ad un gruppo politico ha sempre la facoltà di scegliere di votare in modo diverso dalla linea del gruppo di appartenenza basta comunicarlo nelle riunioni del gruppo che precedono il voto in plenaria. Inoltre si puo’ sempre aderire ad un gruppo come indipendenti senza necessariamente iscriversi al partito europeo di riferimento. Cosa che se fosse stata ben negoziata si sarebbe potuta fare anche con i VERDI.
Nella legislatura 2009-2014 ad esempio il PD non era iscritto al partito del PSE, lo erano solo alcuni rappresentanti ma non è stata condicio sine qua non!



Se si aderisce ad un gruppo dal quale si sa già che sulla politica energetica, sulla politica ambientale, sui diritti civili, sulle regole del mercato interno si voterà in modo diverso allora sarebbe stato meglio andare nei non iscritti, o far valere la propria indipendenza anche all’interno dei VERDI.

E’ evidente che è mancata la preparazione ad una tappa cosi importante molto più codificata e precisa rispetto al funzionamento del parlamento nazionale.
Non si puo’ adesso dare la colpa ai VERDI dicendo che non ci hanno voluti perché sarebbe molto facile. Con chi si è interloquito, chi si è incontrato, che tipo di argomentazioni sono state presentate?
Se si considera che più della metà del programma dei Verdi coincide con quello del Movimento si sarebbe dovuto e potuto negoziare portando a conoscenza i vari distinguo negoziando per avere libera scelta su alcune questioni come il fiscal compact ad esempio.

Perché non andare a vedere come ha votato il gruppo di Farage ad esempio sulle buste di plastica bio degradabili dove l’italia è leader mondiale? Beh! se puo’ interessare ha votato contro. E come questo di possono portare tantissimi esempi.

Forse si è sottovalutato il fatto che per incidere nelle decisioni che il Parlamento dovrà prendere occorre negoziare con i vari gruppi questo vale sia per i gruppi piccoli che grandi.

Il bivio è adesso tra una politica del sensazionalismo che sicuramente Farage assicura rispetto ad una politica costruttiva che difficilmente si potrà realizzare nell’appartenenza all’EDF o come si chiamerà, perché anche se dovesse cambiare il nome sempre dell’EDF si parla. Forse si vorrà far credere che si sarà creato un gruppo nuovo ma se i soggetti politici sono gli stessi di quelli che sedevano nell’EDF il risultato non varia.

Al di là del forte euroscetticismo di Farage al momento solo a parole, il Regno unito sarebbe disposto a rinunciare al “rebate” di cui beneficia? Non c’è da chiedersi se l’eventuale uscita del Regno Unito dall’UE, tra l’altro con procedure complicatissime, non sia per tutelare la City londinese e quindi il sistema bancario?

Sicuramente ci sono delle modifiche da apportare all’UE, sicuramente vanno attivate politiche di crescita, sicuramente ci vuole una Europa più sociale e vicina alla fascia più vulnerabile della popolazione. E su questo c’è la consapevolezza di gran parte delle forze politiche presenti nel nuovo parlamento. Non sarebbe quindi il caso di aderire ad un gruppo maggiormente vicino alla maggior parte del disegno politico del movimento piuttosto che aderire ad un gruppo che non ha avuto alcun ruolo nella legislatura che sta per concludersi e che difficilmente lo sarà nella nuova?


Si vuole dettare l’agenda politica europea o si vuole andare a traino di altri? Perché è questo che si prospetta per i prossimi 5 anni di mandato parlamentare se si decidesse di aderire all’EDF. Se si vuole indorare la pillola facendo passare il messaggio che si andrebbe a sedere in un gruppo tecnico, ebbene di quale tecnicismo si parla se come annunciato in questi giorni comunque saranno più i distinguo che le azioni politiche condivise? Quale incidenza avrà un gruppo ”tecnico” che nasce su queste premesse?

Ora a lavoro pentastellati , facciamoci sentire...l'Europa dei cittadini ci chiama.-
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Ecco, fin qui il contributo degli anonimi amici da Bruxelles. A questo vorrei aggiungere solo una mia piccola considerazione per sottolineare come la distanza da Farage per noi del M5S sia non tecnica o contenutistica su questo o quel provvedimento, ma ESISTENZIALE, nel senso che abbiamo due visioni diametralmente opposte del senso della vita. Questa analisi l'ho pubblicata ieri in risposta all'articolo di Megachip, il magazine on line del buon Giulietto Chiesa che spesso condivido (ma in questo caso no)...

Sta girando una analisi del sito informativo di Giulietto Chiesa MEGACHIP dal titolo "Il caso Grillo Farage, Bastona il cane finchè affoga". 
Normalmente le analisi di Megachip sono originali e documentate e mi trovano d'accordo. Ma non in questo caso. Mi permetto umilmente di manifestare anzi il mio più totale dissenso. L'articolo si sforza di dimostrare che il partito di Farage e lui stesso non sono nè razzisti, ne xenofobi nè omofobi. Ma il problema non è cosa pensi Farage dei Gay o se sia razzista. Io nei miei post ho messo in evidenza una cosa ben più grave, e cioè che Farage e i suoi hanno una idea di società diametralmente opposta alla nostra. 
E non è solo una questione di energie rinnovabili e clima scetticismo. 

Su questo invito tutti a leggere il mio post riprodotto di seguito di che dimostra la distanza siderale fra le nostre e le politiche energetiche di Farage, e mi limito a dire che difendere Farage sul fatto di sostenere il nucleare dicendo che lo sostengono anche i comunisti francesi, (come fa l'articolo in question) è un argomento talmente surreale che si distrugge da solo. 
Il nucleare è contrario all'dea di società dei cittadini del M5S.Punto e basta. 
Tutto il resto è fuffa e arrampicate sugli specchi.
Comunque il problema più grosso che io vedo con Farage è quello della totale incompatibilità sull'idea di fondo di società. 


Farage è un profeta del libero mercato selvaggio orientato puramente al profitto. 
Reddito di cittadinanza? Non se ne parla nemmeno. 
E' una cosa da parassiti. Con lui il Social Compact ce lo sogniamo! 
Per lui la competitività delle nostre imprese si raggiunge solo se in questo libero mercato globale i nostri lavoratori si abbassano diritti e condizioni ai livelli di quelli dei cinesi, dell'India del Brasile. 
Per Farage bisogna lavorare di più essere pagati di meno, andare in pensione più tardi per crere profitto, Ecco la sua ricetta per uscire dalla crisi. (lo dice al minuto 14:20 di questo video fattogli da Claudio Messora su Byoblu in tempi non sospetti (oppure fin troppo sospetti...) http://www.youtube.com/watch?v=_3QoUEHDqog 
Io credo di aver sentito Beppe dire esattamente il contrario in ogni suo discorso. Credo di avwr sentito che bisogna lavorare di meno o addirittra non lavorare affatto se ci si accontenta del reddito di cittadinanza, ma bisogna poter dedicare tempo alle cose davvero importanti nella vita, gli affetti, la vita la famiglia, gli amici... e questo è anche quello che sostengo nel mio articolo "Lavorare per vivere o vivere per lavorare" pubblicato sul Passaparola il 23 novembre scorso e ispirato alla visione del libro "La fine del Lavoro" di Rifkin. 
Allora qui dobbiamo capire qual'è la funzione dei "magnifici 17" al Parlamento Europeo. 
Perchè li abbiamo votati? 
Per avere una vicepresidenza in più e un rimborso elettorale più alto? 
O per portare in Europa con forza le nostre battaglie che oltre ai oltre i sette punti comprendono anche il reddito di cittadinanza, l'energia, rifiuti zero, la salvaguardia dei beni comuni, la sicurezza alimentare. 
Nel primo caso andiamo pure con Farage e poi copriamoci di ridicolo votando in dissenso dal gruppo nel 90% dei casi e sulle cose più importanti. 
Nel secondo andiamo nel gruppo verde, in attesa di poter fare un gruppo a cinque stelle, e facciamo squadra con gente che ha esattamente la stessa nostra visione di fondo della società, ecologista e sociale, compatti come una coorte romana!

Infine vorrei sottolineare che la scelta di andare con farage vìola le regole che noi stessi ci siamo dati. Infatti il codice etico del M5S recita "I deputati del M5S al Parlamento europeo, salvo quanto di seguito previsto, non dovranno associarsi ad altri gruppi politici, se non per votazioni su punti condivisi.
Laddove si manifestasse la possibilità di costituire in seno al Parlamento europeo un gruppo politico con deputati di altri Paesi europei che condividano i valori fondamentali del MoVimento 5 Stelle verrá fatto su proposta di BeppeGrillo, in qualità di capo politico del M5S, e ratificata tramite votazione in Rete da parte degli iscritti al M5S"
A voi sembra che, alla luce di quanto sopra, i "valori fondamentali" nostri e quelli di Farage siano coincidenti? A me pare proprio di no.  A meno che i nostri "valori fondamentali" non siano cambiati nottetempo e nessuno ce l'ha dettoQuindi, se il M5s va con Farage viola il suo stesso codice di comportamento. 

A voi la scelta.
Buon voto a tutti.














Questo è il mio post sulle politiche energetiche dello UKIP

Scusatemi ma la mia coscienza ecologista da sempre in tensione verso un nuovo modello energetico solare, distribuito democratico e a costo marginale zero, come con Rifkin e il CETRI predichiamo da anni, si ribella.
E si ribella anche il mio amore verso la lingua italiana, a leggere sul blog di Grillo che
"UKIP si oppone alla politica energetica dell'UE perché sovvenziona turbine eoliche inefficienti e assurdamente costose. Si ritiene che la politica energetica dell'Unione europea stia spingendo al rialzo i prezzi, provocando povertà di combustibile per i poveri e guidando l'industria di Europa e verso la Cina e l'India dove la manodopera e l'energia sono a buon mercato. Ha una politica di sostegno per il carbone, il gas di scisto, l'energia nucleare e delle maree.
L'appartenenza al gruppo EFD consente al MoVimento 5 Stelle di perseguire una propria politica distinta per l'energia".
Innanzitutto scusatemi la pedanteria, i rilievi grammaticali e sintattici. Qualcuno dica all'ufficio traduzioni dello UKIP che l'espressione inglese " fuel poverty" non si traduce con "povertà di combustibile" espressione praticamente inesistente in italiano, e che "povertà di combustibile per i poveri" rappresenta una tautologia con allitterazione cacofonica che potrebbe provocare un infarto o almeno delle convulsioni ai puristi della lingua italiana. Altrettanto si può dire dell'espressione assolutamente dolorosa per delle orecchie italofile "guidando l'industria di Europa e verso la Cina e l'India" in un festival di concetti appesi di di abuso di preposizioni congiuntive".
Finiti i rilievi grammaticali andiamo ai contenuti.
Mai avrei potuto immaginare che sul blog dell'uomo che ho sempre ammirato perchè sono anni che afferma che ciascuno deve potersi fare la sua energia come lui fa già a casa sua, e che bisogna tassare i fossili e impedire il nucleare per dare le rinnovabili e i trasporti pubblici gratis alla gente, sarebbe mai apparso un simile cumulo di idiozie che ignorano le leggi più elementari della termodinamica e le regole base dell'economia.
Infatti le rinnovabili non solo non fanno aumentare, ma fanno diminuire il prezzo dell'energia perchè come ricorda Rifkin nel suo prossimo libro, sono a costo marginale zero (il sole e il vento sono gratis!).
Mentre sovvenzionare le fossili è anti economico perchè oltre all'aumento di esternalità entropiche, comportano anche la condanna del cittadino a pagare costi marginali altissimi che arricchiscono solo i grandi gruppi energetici, ma condannano l'economia a grande instabilità dovuta alla volatilità dei prezzi.
Infatti il prezzo del petrolio è passato da 20 dollari al barile nel 2003 a 147 dollari al barile nel 2008 e dunque è stato il fattore scatenante della grande crisi mondiale. Mentre sovvenzionare le rinnovabili significa permettere ai cittadini di entrare nella "Zero marginal cost society"(vedi immagine della copertina del nuovo libro di Rifkin).
l'ultimo libro di Rifkin, non ancora
uscito in edizione italiana

La pubblicazione acritica e strumentale della nota dell'Ufficio stampa di Farage dà un esempio illuminante dell'assoluta opposizione (non distanza, OPPOSIZIONE) fra gli obiettivi politici dell'UKIP e quelli del M5s su un tema centrale di cui dovrà occuparsi il Parlamento europeo nei prossimi cinque anni: dire che "L'UKIP SI OPPONE ALLA POLITICA ENERGETICA DELL'UE PERCHÉ SOVVENZIONA TURBINE EOLICHE INEFFICIENTI E ASSURDAMENTE COSTOSE... HA UNA POLITICA DI SOSTEGNO PER IL CARBONE, IL GAS DI SCISTO, L'ENERGIA NUCLEARE E DELLE MAREE", significa che i finanziamenti pubblici non bisogna darli alle rinnovabili per fare la transizione energetica, ma alla fonte fossile più antica e inquinante che ci sia, il carbone, per il costosissimo e pericolosissimo nucleare (che rappresenta una follia termodinamica perchè innesca processi incontrollabili dall'uomo nelle barre di uranio portandole a decine di migliaiai di gradi per poter avere 350 gradi in turbina. Una enorme dissipazione termica e un rischio sempre altissimo come Fukushima sta a ricordare con i suoi 200 km quadrati di deserto) per non parlare dell'idea geniale del gas di scisto. Come faranno gli eurodeputati del M5S a spiegare ai media internazionali che non solo non li si può liquidare come populisti euroscettici, ma neanche come nuclearisti amici delle lobby del carbone e del gas di scisto e nemici delle rinnovabili? E che spettacolo sarà, se saranno nel gruppo di Farage, vederli votare in ordine sparso proprio sulle questioni più qualificanti per il movimento, come gli obettivi climatici e energetici intermedi al 2030! Io, che sono un illuso e un noto Don Chisciotte, però spero invece di vederli votare compatti come una falange romana insieme ai verdi per le rinnovabili e contro nucleare, carbone, gas di scisto e altre energie preistoriche da trogloditi.





7 commenti:

  1. Buon voto é difficile ora, dopo che il Blog "screw it up". Inoltre non credo che sappiano come ordinare le eventuali preferenze (Metodo di Schulze). A me resta un altro dubbio sulla rappresentatività e democraticità del voto degli iscritti in rete. Sulle questioni della legge elettorale ha votato una media di 30000 persone. Ora due dei candidati eletti più votati del M5S hanno avuto preferenze più del doppio. Far votare gli iscritti al M5S su una questione politica decisa da Lord Blog e dove l'elettorato tutto conta perché ha mandato dei suoi portavoce dandogli la preferenza é un po' il contrario della democrazia rappresentativa, diretta e partecipata.

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  2. VERDI O EFD ??

    COMINCIAMO DA https://m.facebook.com/Bergamo5stelle/posts/545095702280542
    POI QUI https://www.youtube.com/watch?v=VdBGOry6tAw

    e questo video della candidata SKA KELLER dei verdi e cosa pensa del rapporto germania EURO

    https://www.youtube.com/watch?v=2N60Z18BSQE

    COME HANNO VOTATO VERDI E EFD
    FISCAL COMPACT
    http://www.votewatch.eu/en/conclusions-of-the-european-council-meeting-8-9-december-2011-on-a-draft-international-agreement-on-.html
    ERF
    http://www.votewatch.eu/en/economic-and-budgetary-surveillance-of-member-states-with-serious-difficulties-with-respect-to-their.html
    MES
    http://www.votewatch.eu/en/amendment-of-the-treaty-on-the-functioning-of-the-european-union-with-regard-to-a-stability-mechanis-6.html

    ska keller dei verdi

    assente su FISCAL COMPACT (verdi a favore) UKIP CONTRO
    favorevole a EFR (verdi a favore) UKIP CONTRO
    favorevole a MES (verdi a favore) UKIP CONTRO

    INTERVISTA DI FARAGE DEL 2 GIUGNO 2014 A SKYTG24
    https://www.facebook.com/photo.php?v=610708865691393?

    SULLE PRESUNTE FRASI RAZZISTE DI FARAGE
    lattivista.it/?p=567

    Questa la dichiarazione di Reinhard Butikofer, presidente dell’European Green party e deputato tedesco in Ue: "Grillo vuole l’Europa come comunità? Deve smetterla di prendere in giro le persone. Io non so cosa pensano i "grillini" perché il loro leader non permette agli altri di esprimere posizioni diverse. Se non sono d’accordo con Grillo, lo sfiducino e poi potremo parlare".

    Nel frattempo altri partiti hanno chiesto formalmente un incontro, tra questi Alternativa per la Germania,
    che Grillo dovrebbe incontrare la prossima settimana. Le nomine europee
    saranno assegnate entro il mese di giugno e per non perdere il treno
    vanno valutate le diverse possibili alleanze nei prossimi giorni e poi
    messe in votazione in Rete. Questo è quanto, stay tuned! Vinciamopoi e loro lo sanno.

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    1. Per avere un quadro completo, bisognerebbe capire come ha votato EFD su:
      1) Direttiva Rinnovabili
      2) Emission Trading Scheme
      3) Dismissione nucleare e phase out del carbone
      4) Direttiva rifiuti
      5) Direttiva tempi di lavoro e salario minimo
      6) Provvedimenti anti paradisi fiscali della Commissione anti mafia
      7) Regolamento per e auto a idrogeno e i distributori di idrogeno
      8) Direttiva per l'efficienza energetica nell'edilizia
      9) Riforma della Politica Agricola Comune
      10) Tassazione delle rendite finanziarie
      11) Protezione dei servizi pubblici essenziali e dei beni comuni
      12) Accordo per la libertà su internet e contro il copyright
      13) Eurobond
      14) Programmi europei in favore dell'innovazione delle PMI
      Direi che nella partita Verdi EFD siamo 14 a 1
      Così magari contestualizziamo meglio la questione del Fiscal Compact. Inoltre i Verdi sul Fiscal Compact stanno cambiando posizione perchè c'è una nuova generazione di giovani che la pensa esattamente come il M5S. Entrare nel gruppo dei verdi permetterebbe di far pendere la bilancia contro il Fiscal compact, e siccome su tutto il resto siamo d'accordo,: Tombola! 15 a 0 ! ;)

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  3. in ogni caso non è una scelta facile: si potrebbe pure stare fuori dai gruppi ma con scarsa operatività. Interessanti questi chiarimenti di un euro deputato 5S : https://m.facebook.com/Bergamo5stelle/posts/545095702280542
    Ma un nuovo gruppo è davvero così impensabile? Podemos non sono per niente interessati?

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  4. Andare coi verdi asserviti alla germania ??
    Non mi entusiasma molto....
    Faccio solo una considerazione....se tutti i media sono scatenati contro la possibile adesione del m5s al gruppo di Farage...allora vuol dire che la temono....

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