Buone Notizie da Bruxelles: oggi il
Commissario al'Energia Gunter Oettinger ha presentato la Comunicazione
sul completamento e la piena attuazione
del mercato unico europeo dell'energia. (COM 2012 663
"Making the internal energy market work")
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Premetto
che il documento non mi entusiasma. Ben altro avevamo suggerito con Rifkin a
questo Commissario, in termini di una strategia energetica moderna e
mirante a sviluppare simultaneamente i 5 pilastri interconnessi della terza
rivoluzione industriale (rinnovabili, idrogeno e accumulo, smart grids,
edifici a energia positiva e trasporto a zero emissioni). Ma evidentemente a
quei livelli dove i monopoli dell'energia hanno un peso specifico decisamente
superiore alla loro utilità sociale le cose sono più complesse, e il
documento dunque si limita a prevedere degli obiettivi completamente in linea
con una Commissione Europea dominata dalla destra liberista come è la
Barroso II. Ci si limita dunque a fissare l'obiettivo minimale di aprire
il mercato del gas e dell'elettricità, abbassando i prezzi e rispettando la
road map europea al 2050 per la decarbonizzazione. Esso affronta dunque
una varietà di temi, che meriterebbero una analisi più ampia
che farò prossimamente. |
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Gunther Oettinger |
Ma mi
pare però utile dire subito che in questo documento si raccomanda una
direzione se non diametralmente opposta. sicuramente divergente a quella
intrapresa dal governo italiano con tutti i suoi provvedimenti in materia di
energia, dal 5 conto energia alle
trivellazioni, dalla burocratizzazione delle procedure per le
autorizzazioni alle sovvenzioni agli impianti convenzionali fossili
(magnificamente ribattezzati "Capacity payment" perchè questo
governo, quando deve fare una cazzata preferisce farla in inglese in modo da
farla sembrare meno cazzata)
1)
Si domanda la totale liberalizzazione del mercato dell'elettricità e del gas (=
sburocratizzazione e apertura totale alla concorrenza) Si riconosce che la
formazione del prezzo è distorta a svantaggio del consumatore da interventi
statali che vanno colpiti come trasgressioni della legge anti trust europea
("The Commission
will continue to promote market-based price formation in retail markets,
including through infringement cases against those Member States maintaining
price regulation that is not meeting the conditions laid down by EU law");
2)
Si prevedono forme di protezione del consumatore debole e di lotta alla
povertà energetica ("Member
States should provide targeted assistance to vulnerable consumers in order to
address their economic vulnerability and to help them make informed choices in
the increasingly complex retail markets. The Commission will support Member
States in defining what is meant by and what causes energy consumers'
vulnerability by providing guidance and facilitating the exchange of best
practice. Member States should emphasise the importance of energy
efficiency improvements in addressing consumer vulnerability and energy
poverty. ");
3) si
insiste sulla generazione distribuita dell'energia da parte di famiglie e
piccole imprese, e la conseguente diffusione di sistemi di rete intelligente
per la gestione dei milioni di micro flussi energetici bidirezionali
previsti su scala continentale, in modo da evitare di intasare le reti
distributive, e di abbassare i prezzi. ("Smart metering systems both facilitate
micro-generation by consumers and can help reduce household energy consumption.
Moreover, smart metering systems allow adjusting electricity consumption in
real time in response to market price fluctuations. This has been shown to
reduce household energy costs by 13% but can lead to even bigger savings with
home appliance automation");
4) Si
ribadisce il principio dell'accesso alla rete per tutti i produttori senza
discriminazioni,("Energy
regulators and competition authorities, at EU and national level, need to act
decisively to ensure that all companies in the market are treated equally and
that a level playing field is established and maintained. The Commission will
actively enforce competition rules" ) e su questa cosa il
governo italiano pecca per omissione in quanto si è guardato bene, nel decreto
"liberalizzazioni" dal levare le reti in media e bassa tensione a
ENEL distribuzione, in forte conflitto di interessi che condanna i
competitors dell'ENEL a tempi di attesa biblici per allacci che i clienti di
ENEL Green Power si vedono offrire invece in tempo reale);
5)
Si insiste sull'introduzione rapida delle smart grid anche attraverso una
intensificazione della ricerca e sempre nell'interesse dei consumatori e per
limitare il potere dei monopoli ("The Commission will further support R&Dand
innovation to facilitate the deployment of smart grids. With the advent of
smart metering systems, microgeneration technologies, smart appliances and home
automation, consumers will be increasingly enabled to modulate their energy
demand according to the actual situation in energy markets..")
6)
Infine la cosa più importante: la Commissione assesta una botta mica da ridere
al capacity payment definendolo controproducente. ("
Some
Member States have introduced or plan to introduce separate payments for the
market availability of generation capacity, as they are concerned that the
'energy only' market will not deliver sufficient investment in generation to
ensure security of supply in the longer term. However, the Commission is
of the view that if capacity mechanisms are not well designed and/or are
introduced prematurely or without proper co-ordination at EU level, they risk
being counterproductive."). Di più si considera che esso sia contrario
alle politiche europee sul clima e sulla decarbonizzazione
("Capacity mechanisms distort the EU-wide price signal and are
also likely to favour fossil fuel generation sources over more variable
renewable sources (beyond levels necessary for maintaining power systems in
balance) and may therefore run counter to EU decarbonisation and resource
efficiency objectives.").
E
anche alle politiche europee di concorrenza in particolare quelle per la
prevenzione e repressione degli aiuti di stato ("The Commission considers that capacity
mechanisms are likely to be subject to EU internal market rules, including
State aid control and Directive 2009/72/EC.")
7)
Inoltre la Commissione non fa alcuno sconto neanche sui
sussidi
a tecnologie energetiche dannose per l'ambiente, in particolare a quelle
fossili (!)
.
Addirittura con una enfasi abbastanza insolita per un d
ocumento
ufficiale, insiste sulla necessità di eliminarli tutti ("The Commission intends to actively
contribute to the G20 goal to remove all environmentally harmful subsidies,
including remaining direct and indirect support for fossil fuels")
8) Infine,
nell'action plan di 22 punti, al 20mo insiste sull'armonizzazione dei
sistemi di incentivazione delle rinnovabili ("The Commission will issue guidance on
best practice and experience gained in renewable energy support schemes and on
support scheme reform."), e sembra riferirsi non solo alle
"tariffe" ma a tutta la la procedura autorizzativa ("The
aim here is greater consistency in national approaches, whilst protecting the
principles of cost-efficiency and regular degressivity, as well as to avoid
fragmentation of the internal market. The more efficient schemes are, the
cheaper renewable energy becomes. And the more consistent they are, the easier
it is to integrate renewable energy across EU borders and beyond ")
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Philppe Lowe (al centro) con Gunter Oetinger e
Mercedes Bresso (Presidente del Comitato delle Regioni) |
Il
velato riferimento qui è ai livelli differenti di impedimenti della burocrazia
(che in Italia ammazza più dei tagli alle tariffe incentivanti, come sappiamo).
Prima di addentrarsi su questo ultimo punto però, è fondamentalmente
ricordare che Oettinger è il Commissario che fece mandare dal suo
Direttore Generale, Philippe Lowe (nella foto con lui all'European SUstainable
Energy Week) la lettera al suo omologo Leonardo Senni, in cui
raccoglievano le preoccupazioni del mondo delle rinnovabili italiane e si
ingiungeva al Ministero di abolire i limiti burocratici e economici del 5 CE,
(raccomandazione di cui, come si dice in francese, Senni se n'è strafottuto
nonostante "ce lo chiedesse l'Europa").
A questo proposito, osservatori indipendenti hanno rilevato che
il Commissario
Oettinger sta rilasciando
da un po' di tempo interviste che alludono alla necessità che la Ue operi
una convergenza sistemi di incentivi per coordinarli meglio ed
"europeizzarli" (questo è il termine che ha utilizzato oggi a
Bruxelles il commissario Oettinger,
alla conferenza stampa di presentazione della Comunicazione) Sempre gli
stessi osservatori sottolineano che "un'iniziativa (il varo di
specifiche 'linee guida') per una maggiore convergenza dei diversi regimi
nazionali di sostegno alle fonti verdi era stata già preannunciata in
un'altra comunicazione della Commissione, specificamente dedicata alle
rinnovabili e pubblicata nel giugno scorso. Sebbene non lo abbia
detto esplicitamente, Oettinger intenderebbe generalizzare per
quanto possibile (le 'linee guida' non sono vincolanti) i modelli
di incentivazione che finora hanno funzionato meglio. In
particolare quello tedesco ('Feed-in'), basato sulle tariffe garantite
per l'elettricità verde, che compensano ampiamente il suo costo
di produzione maggiore rispetto alle altre fonti, ma prevedono anche
un meccanismo correttivo automatico. Con questo meccanismo, le
tariffe garantite vengono adattate ogni anno in funzione della variazione
dei costi di produzione: se si riduce il costo della produzione di energia
verde, si riducono proporzionalmente anche gli incentivi. Il dispositivo
tedesco, ha spiegato una fonte della Commissione, ha evitato che in
Germania si formassero le bolle speculative che si sono viste invece negli
ultimi anni a partire dal 2009 in altri paesi in cui viene applicato
il sistema 'Feed-in' senza correttivi automatici: nella Repubblica
Ceca, in Spagna, in Francia e dal 2011 anche in Italia, dove c'è stato
uno sviluppo rapidissimo della capacità installata nel
settore fotovoltaico, al di là di qualunque aspettativa".
(courtesy by Loc-TM News, Bruxelles)
Insomma, il nostro Oettinger è tedesco, quindi
presumibilmente quando parla di Europeizzare le politiche di incentivo alle
rinnovabili, sta in realtà parlando di estendere il modello tedesco degli
incentivi a tutta l'Europa.
Insomma dal nostro punto di vista un documento molto positivo e che
la nostra
informazione nazionale libera e indipendente (e dunque totalmente asservita ai
diktat del governo e agli interessi delle lobby energetiche
monopolistico-bancarie) passerà sicuramente sotto silenzio, e anche per
questo è importante che voi tutti che state leggendo, diate la massima
diffusione a questa notizia. Inchiodiamo il governo al suo
"europeismo". Non è che l'Europa si può usare strumentalmente per
giustificare la macelleria sociale o il più ottuso rigore finanziario, e invece
si può bellamente ignorare quando indica una diversa prospettiva per
l'energia...